Giorno: 6 Novembre 2014

Le pazienti affette da cancro nutrono sempre maggiori speranze di poter un giorno diventare madri, una diagnosi di tumore non è più sinonimo di infertilità.

Grazie alle tecniche e alle metodiche di preservare la fertilità, oggi le pazienti possono decidere di conservare i propri gameti e di ritardare qualche anno il progetto di maternità.

Di conservazione della fertilità si è discusso a Roma nel recente workshop organizzato presso il Centro di Medicina Riproduttiva dello European Hospital della Capitale. Diversi centri in Italia erogano il servizio onco-fertilità che consente alle pazienti affette da neoplasie due metodiche per preservare la fertilità:

  • la crioconservazione degli ovociti maturi ottenuti con stimolazione farmacologica e prelevati con ecografia;
  • la crioconservazione di un frammento di tessuto ovarico (prelevato per via laparoscopica) con la possibilità di reimpianto quando sarà possibile per la paziente ipotizzare una gravidanza.

Il Prof. Candiani del San Raffaele ha dichiarato che il primo bambino nato da un autotrapianto di tessuto ovarico è avvenuto nel 2004.