L’infertilità di coppia viene definita come l’assenza di concepimento dopo un anno di rapporti non protetti. A questo punto, come è correttamente indicato nelle Linee Guida delle Società Scientifiche, ognuno dei due partner comincia un iter di studio separato che mira a identificare eventuali problematiche. Inizia anche un periodo delicato, in cui la spontaneità dei rapporti sessuali rischia di perdersi.
Ne abbiamo parlato con il Dottor Emilio Italiano, Specialista Urologo, Andrologo, Consulente Sessuologo.
Le problematiche legate all’infertilità di coppia possono essere molteplici. Lo studio dei due partner può permettere di identificare cause correggibili ma, talvolta, né il ginecologo né l’andrologo vengono a capo di condizioni accertabili e curabili. Tale condizione viene definita come infertilità “idiopatica”. I consigli da buon padre di famiglia diventano quelli di attendere, ‘non stressarsi’, cercare di avere rapporti ‘mirati’ magari con consigli di integratori spesso costosi.
La sessualità “a comando”
Alla lunga, tuttavia, questo porta inevitabilmente la coppia ad un profondo disagio o frustrazione che determina una perdita della intimità a fronte di una sessualità “a comando” nei giorni fertili. Il desiderio, motore della intimità spontanea, viene sostituito, nella ricerca del concepimento, da una programmazione del periodo fecondo, spesso basata sul monitoraggio dell’ovulazione del ginecologo che diventa il promotore della sessualità mirata.
Immancabilmente questo percorso conduce ad una progressiva perdita del desiderio sessuale da parte di entrambi, che per il maschio si manifesta la maggior parte delle volte con un disturbo dell’erezione.
L’impatto psicologico della diagnosi di infertilità nell’uomo
Sebbene non vi sia un collegamento in assoluto tra fertilità e sessualità, una condizione di infertilità per cause maschili determina una ferita narcisistica, mettendo in crisi quella componente di identità che caratterizza il maschio.
Non è semplice, infatti, per un uomo accettare un’alterazione dell’identità gonadica (riscontro di “testicoli piccoli”, alterazioni gravi del liquido seminale) o addirittura dell’identità genetica.
Il disturbo dell’erezione che talvolta compare compromette anche la componente eiaculatoria (sia come eiaculazione ritardata o come aneiaculazione), sia nella fase diagnostica della esecuzione degli esami seminologici (spesso impossibile), necessari ai fini della valutazione del maschio, che nella dinamica vera e propria dei rapporti.
In definitiva per l’uomo l’impatto psicologico della diagnosi di infertilità è legato all’identificazione millenaria tra potenza coeundi (capacità di compiere l’atto sessuale) e potenza generandi (capacità di generare) ed è paragonabile ad una malattia cronica o alla perdita di una persona cara. Ansia, depressione, sensi di colpa, bassa autostima, sensi di incompetenza alimenteranno ulteriormente tali problematiche.
L’importanza dell’approccio psico-sessuale alle coppie infertili
Per l’uomo e per la donna i rapporti sessuali sono messi in atto non più in funzione del piacere, ma dal desiderio di un obiettivo e possono generare paure e ansie. In tal modo la sessualità diventa un inseguimento della fase ovulatoria e non un’esperienza erotica.
La donna, inoltre, nel tempo manifesterà depressione, ansia, colpevolizzazione, rabbia verso il partner o verso le coppie con figli, emozioni che a cascata porteranno ad una diminuzione del desiderio sessuale, un’anorgasmia secondaria o a una dispareunia (dolore durante i rapporti).
Raccomandazioni e suggerimenti
Le linee guida dell’Associazione Europea di Urologia (EAU) sottolineano l’importanza di un approccio psico-sessuale alle coppie infertili. Un percorso integrato col ginecologo o l’andrologo che ottimizzi questi aspetti può fare la differenza in termini di successo delle metodiche di riproduzione assistita.
In ultima analisi i punti cardine sono:
- Affrontare il tema della sessualità per permettere di parlare dei problemi e della esperienza sessuale nel corso del trattamento;
- Considerare che quando un disturbo sessuale psicogeno è l’unica ragione dell’infertilità la terapia sessuale di coppia deve essere la prima opzione di trattamento;
- Trattare gli aspetti psicologici della disfunzione sessuale aumenta i tassi di gravidanza;
- Fare la distinzione tra un sesso orientato all’obiettivo e quello al piacere.
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