Non sono solo le donne a doversi preoccupare della fertilità: negli uomini fertilità a rischio dopo i 50 anni
Anche negli uomini fertilità a rischio dopo i 50 anni: è infatti molto più probabile che il liquido seminale presenti difetti genetici. Insomma, per gli uomini di “età avanzata”, è più facile sviluppare malattie che condizionano negativamente funzioni sessuali e riproduttive. Così rende noto la Società americana di medicina della riproduzione (ASRM) [American Society for Reproductive Medicine http://connect.asrm.org/home). Gli specialisti spiegano che dopo i 50 anni i testicoli tendono a diventare più piccoli e morfologia e motilità degli spermatozoi diminuiscono.
Dunque è importante che anche gli uomini siano coscienti della fertilità a rischio dopo i 50 anni e che il problema, nel 30 per cento dei casi, li riguarda direttamente. Ecco perché devono mettere in atto misure preventive per preservare la propria capacità riproduttiva.
Regole di stile di vita sano per preservare la fertilità maschile
Se si cerca un bimbo o si è all’inizio di un trattamento di procreazione medicalmente assistita, occorre tenere a mente che il seme ha un ciclo di formazione di 70 giorni e che è necessario seguire alcune regole che mettano al riparo da rischi.
Vediamo quali:
- Evitare il consumo di tabacco, marihuana, altre droghe, farmaci e alcol;
- ridurre tutti i fattori di stress;
- no all’esposizione prolungata ad alte temperature, radiazioni elettromagnetiche, alte temperature e pesticidi;
- attenzione al peso e alla cattiva alimentazione: arricchire la propria dieta di acido folico, zinco e cibi antiossidanti come frutta e verdura;
- praticare regolare attività fisica.