Cosa accade a livello psicologico alle donne che, dopo uno o due anni di tentativi per via naturale di rimanere incinta, ricevono una diagnosi di infertilità? Quali emozioni? Quali difficoltà o resistenze psicologiche se decidono di affrontare un percorso di PMA? E qual è il ruolo del compagno nel supportare la donna in questo difficile cammino?
I problemi che alcune donne incontrano nel realizzare il desiderio di maternità possono comportare conseguenze psicologiche molto importanti. La difficoltà a procreare obbliga la donna a fare i conti con un grembo vuoto, con l’assenza di un bambino fantasticato, mai arrivato. L’insuccesso procreativo pone la donna di fronte alla necessità di elaborare un lutto della possibilità di generare un prolungamento di se stessa e del desiderio di continuità. Il compagno potrebbe aiutarla a contenere tali angosce e a mantenerla concentrata sulla consapevolezza dell’unione della coppia nonostante le difficoltà.
Una delle conseguenze psicologiche all’infertilità è la perdita di sintonia con il partner. Capita che il compagno, inizialmente, venga vissuto dalla donna come una figura sullo sfondo, incapace di sintonizzarsi sul proprio dolore, ed ella, chiusa nella ricerca pervasiva di un figlio, inizia a escluderlo dal turbinio delle proprie emozioni, vivendosi completamente sola all’interno del percorso della ricerca di un figlio.
Tuttavia, dopo un’iniziale fase di disperazione e di silenzio, la coppia inizia a confrontarsi sul problema e a riflettere sul da farsi. In questa seconda fase si collocano le prime indagini diagnostiche e i primi contatti con lo specialista di procreazione medicalmente assistita (PMA) al quale spetta, a volte, l’ingrato compito di comunicare l’infertilità e/o sterilità della coppia. Le conseguenze psicologiche di una diagnosi d’infertilità e le ripercussioni che questi percorsi comportano hanno un impatto diverso sulla persona a seconda della diagnosi, della dolorosità e dell’invasività delle procedure diagnostiche nella sfera più intima della coppia. Ammettere di essere impossibilitati a completare il progetto di coppia in senso procreativo significa per entrambi i partner entrare in contatto con i vissuti depressivi legati alla consapevolezza della perdita.
Angosce abbandoniche e aridità: ecco alcune tra le conseguenze psicologiche di una diagnosi d’infertilità
Le conseguenze psicologiche di una diagnosi d’infertilità sono rappresentate nella donna innanzitutto da manifestazioni quali il viversi come un corpo deteriorato, contemporaneamente, emergono angosce di tipo abbandonico, senso d’inconsistenza, di aridità associate a sensazioni di rabbia, di depressione, inferiorità e mancanza di desiderio (Martinelli, 1999). Il compagno ha il compito di aiutare la donna ad affrontare il percorso della PMA come una difficoltà che rafforzerà comunque la coppia stessa. La difficoltà dovrebbe unire i due partner, proprio perché nelle difficoltà si hanno le opportunità di sostenersi, consolarsi, aiutarsi oltre una routine, dove tutto avviene senza ostacoli.
Dottoressa Petrozzi