Il percorso di PMA prevede alcune tappe. Ogni tappa richiede un impegno emotivo importante, perchè è un passo verso l’obiettivo di diventare genitori. Le tematiche da affrontare possono essere: l’accettazione della condizione di infertilità, la motivazione alla genitorialità, i timori sulla terapia farmacologica e le procedure, sulla gravidanza, le aspettative sulla procedura e la gestione del fallimento. Quello della consulenza psicologica nelle varie fasi del percorso di procreazione medicalmente assistita, dunque, è un ruolo chiave.
Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Elena Bagalà, psicologa psicoterapeuta.
Il viaggio della Procreazione Medicalmente Assistita
La Procreazione Medicalmente Assistita è un viaggio ricco di emozioni verso la realizzazione del sogno di diventare genitore. È inevitabile, quando si ha difficoltà ad ottenere una gravidanza, entrare in una voragine di pensieri, paure e tristezze. Lo sconforto prende il sopravvento nella quotidianità ed è facile perdere la fiducia in se stessi e la speranza di essere genitore.
La PMA è una grande opportunità per chi ha difficoltà procreative di coppia. È una chance, spesso valida, per tante persone infertili che custodiscono il sogno di diventare genitori.
I bisogni e le aspettative
Differenti bisogni ed aspettative si generano in entrambi i partner ed ogni ciclo di PMA può essere accompagnato da diverse emozioni. Si manifesta un tumulto emotivo; senso di fallimento, d’impotenza, tristezza, delusione, senso di colpa personale e nei confronti del partner. Stati d’ansia generalizzata e continua incertezza per gli esiti connessi all’andamento del percorso intrapreso. Inoltre, non di meno, sono presenti e comuni nelle coppie in cerca di una gravidanza, le preoccupazioni legate al peso economico da affrontare ed il timore di provare un nuovo tentativo, dopo aver subito precedenti fallimenti
Chi inizia a percorrere questo difficile cammino, da un lato, è pienamente consapevole che non tutti riusciranno a coronare il proprio sogno, dall’altro, spera ardentemente di farcela. È necessario, dunque, fornire alle coppie che intraprendono un percorso di PMA, la consulenza psicologica.
Il sostegno emozionale
Nell’ambito della PMA, il sostegno psicologico è un trattamento di breve durata, parallelo alle tecniche mediche. La consulenza psicologica mira ad offrire un sostegno emozionale ai pazienti che vivono un’esperienza di stress dovuta alla difficoltà di ottenere la gravidanza. Durante i colloqui clinici verrà consentito alla coppia di esprimere le proprie emozioni. Per questo motivo il centro di PMA, mette a disposizione l’opportunità, lungo tutto il percorso di procreazione medicalmente assistita, di essere affiancati dalla figura professionale dello psicoterapeuta. Già sapere di poter usufruire di uno spazio in cui poter esprimere tale disagio è di per sé terapeutico, poiché permette alla coppia di imparare a gestire tutta una serie di emozioni negative che, non solo è legittimo provare, ma è necessario esprimere. La coppia nei momenti di importanti decisioni, durante la Pma, imparerà così a far fronte alle conseguenze negative della diagnosi d’infertilità o all’eventuale fallimento del trattamento.
Sostegno prima, durante e dopo il trattamento
La figura dello psicologo all’interno del centro è una figura fondamentale, poichè prenderà per mano la coppia e la porterà lungo il viaggio della PMA. Un viaggio non facile, fatto di grandi aspettative, ma anche di grande paura, perché non sanno quale sarà l’esito. Inevitabilmente, tutto ciò genera significativi livelli d’ansia. Fornire sostegno psicologico, prima durante e dopo il trattamento, esplorare le ripercussioni emotive della condizione di infertilità, sono i principali obiettivi della consulenza psicologica in ambito di infertilità. Dunque, un centro di procreazione assistita, come intervento elettivo dovrebbe prediligere quello integrato multidisciplinare, in cui la consulenza psicologica rappresenta una parte fondamentale dei programmi terapeutici. Il lavoro d’équipe con altri specialisti permette di intervenire ad hoc sul singolo individuo personalizzando e pianificando step by step l’iter da seguire.