Le coppie che sono portatrici di malattie genetiche rare (fibrosi cistica, esostosi multipla..) e che possono trasmetterle al nascituro, possono ora ricorrere alla fecondazione assistita e chiedere di svolgere la diagnosi preimpianto degli embrioni, al fine di valutare quali presentano il gene della malattia ereditaria e di inserire nell’utero materno quello che invece risulta sano.
Il problema oggi è rappresentato dal costo della diagnosi preimpianto (circa 10.000 euro a tentativo) che rende non fruibile questo servizio –riconosciuto dalla Corte Costituzionale come diritto legittimo a procreare un figlio sano – e sancito anche dalla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo.
Il servizio di diagnosi preimpianto inoltre è operativo soltanto in pochi centri privati: la struttura pubblica inspiegabilmente non risulta ancora “pronta” per garantire l’erogazione del servizio nonostante sia dotata di attrezzature, macchine e personale formato e specializzato.
Riportiamo il link alla video intervista a Davide, un uomo affetto da esostosi multipla che racconta la sua esperienza.