Gli indici di fertilità maschile

Da studi recenti emerge che negli ultimi 50 anni la concentrazione di spermatozoi nello sperma maschile si è più che dimezzata. Inoltre, il calo più marcato si è visto negli ultimi 20 anni. Questi dati sono oltremodo allarmanti perché provengono da una meta-analisi condotta in 23 Paesi di tutti i continenti.

Abbiamo chiesto al Dottor Giuseppe Taormina, Biologo, Embriologo, Specializzato in Biotecnologie, quali sono gli indici di fertilità maschile, da cosa dipendono, quali sono le caratteristiche di uno sperma fertile e… anche qualche suggerimento per i giovani uomini, affinché si prendano cura della propria fertilità.

Quali sono gli indici di fertilità maschile? 

Gli indici di fertilità maschile li possiamo trovare in quello che è l’esame principe dello studio dell’infertilità maschile, cioè lo spermiogramma.

Gli indici sono:

  • il numero degli spermatozoi, quindi quanti spermatozoi ci sono nell’eiaculato
  • la motilità, ovvero come questi spermatozoi si muovono, se hanno una buona motilità, soprattutto se è rettilinea e uniforme – al di là del fatto che sia lenta o veloce e
  • la morfologia, cioè come sono morfologicamente gli spermatozoi
Da cosa dipendono gli indici di fertilità maschile? 

Anche se ci sono dei valori di riferimento a livello internazionale, va considerato il fatto che questi indici variano da individuo a individuo, non sono stabili, dipendono da vari fattori e variano anche a seconda delle condizioni ambientali, dello stile di vita.

Vi sono, infatti, vari fattori che sicuramente influenzano negativamente gli indici di fertilità. Ad esempio, l’uso di sostanze come la marijuana, il tabacco o l’alcol, lo stress; anche praticare sport in modo agonistico può talvolta ridurre la fertilità.

Anche l’alimentazione è importante, influenza tantissimo la qualità del liquido seminale e, di conseguenza, anche gli indici, al pari dei fattori menzionati poco fa.

Quali sono le caratteristiche di uno sperma fertile? 

Ci sono dei parametri che definiscono un buon liquido seminale, in termini di numero, motilità e morfologia. Uno sperma fertile presenta almeno 15 milioni ml per eiaculato alla motilità ovvero almeno il 40% degli spermatozoi deve avere una motilità rettilineo uniforme e alla morfologia almeno il 4% degli spermatozoi deve essere morfologicamente idoneo stop

Quindi, uno sperma fertile è sempre idoneo al concepimento?

No, non sempre è così. Anche se uno sperma presenta caratteristiche che rientrano nei parametri che lo definiscono fertile, non significa che sia idoneo al concepimento. Infatti, come confermano recenti studi, anche un buon liquido seminale può non portare alla formazione di embrioni.

Io stesso ho partecipato a studi da cui emerge chiaramente che campioni normozoospermici, quindi normali, possono presentare caratteristiche – per esempio un carico di frammentazione molto elevato a livello della cromatina della testa degli spermatozoi – che impediscono la fecondazione.

Quali sono i suggerimenti che si sente di dare ai giovani uomini, per prendersi cura della propria fertilità?

Quello che mi sento di suggerire ai giovani ragazzi per preservare la fertilità e sicuramente avere dei medici di riferimento, che possano investigare la presenza di varicocele, lo sviluppo puberale e quant’altro. E, al di là del fatto che possa esserci o meno la presenza di fattori congeniti come malattie genetiche eccetera, sicuramente il mio consiglio è di usare il buon senso nello stile di vita.

Quindi:

  • evitare gli eccessi come l’abuso di alcol, di fumo, di marijuana
  • seguire un’alimentazione corretta
  • sicuramente in età giovane fare uno spermiogramma, che ci dà subito il polso della situazione su quello che è lo stato di fertilità
  • eventualmente, congelare gli spermatozoi, nel caso in cui il campione non sia particolarmente buono, in modo da non trovarsi magari a 35-36 anni con azoospermia e avere la necessità di ricorrere a un donatore di liquido seminale
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