Il libro è una sorta di diario di eventi e situazioni vissute dall’autrice dalla scoperta dell’infertilità all’epilogo, la separazione dal marito. Eventi e situazioni che hanno fatto emergere una parte di sé che lei stessa non conosceva. Tra le intemperie della fecondazione assistita è cresciuta e ha scoperto se stessa: i suoi limiti ma anche la sua forza. Il messaggio dell’autrice è il diritto delle donne sterili di provare a curarsi. Che non è diritto di realizzare ogni desiderio, ma diritto di provare a perseguirlo. Che è anche il diritto di rinunciarvi. Un diritto, quest’ultimo, che ha il sapore acre della sconfitta, talvolta, ma che sconfitta non è: chi sceglie, chi difende questa libertà, di fare o di non fare, non è sconfitto, mai