Partendo quindi da quanto detto riguardo l’età della paziente ed i markers biochimici ed ecografici di riserva ovarica è possibile riconoscere tre categorie di pazienti:
- normo responders include le cosiddette pazienti standard con una risposta ovarica ed un recupero ovocitario nella media a dosi standard
- hyper responders sono le pazienti che rispondono eccessivamente ad una stimolazione ormonale
- poor responders invece, sono donne che hanno scarsa o nulla risposta ovarica a dosi standand di stimolazione gonadotropinica.
La condizione di paziente POR ( “poor responder”) indica generalmente, come detto, una riduzione del numero di follicoli sviluppati in condizione di stimolazione ormonale standard e di un numero ridotto di ovociti recuperati. Si è stabilito che per definire una paziente POR devono essere presenti almeno due dei seguenti fattori cioè: età materna avanzata o altri fattori di rischio anamnestici come precedenti interventi chirurgici sulle ovaie , una precedente risposta ovarica ridotta,ove si intende un recupero minore o uguale a 3 ovociti in condizione di stimolazione standard ,un test di riserva ovarica alterato.
In ogni caso due precedenti episodi di recupero ovocitario con meno di 3 ovociti sono già diagnostici per una paziente POR.
I tests maggiormente affidabili nella valutazione della riserva ovarica, per quanto riguarda la paziente POR, sono sicuramente l’ormone antimulleriano ( AMH ) e la conta dei follicoli antrali ( AFC ). Questi stessi markers sono ovviamente coinvolti nella valutazione della paziente con eccessiva risposta ovarica. Valori di AMH superiori a 3,4-4 ng/ml e conta di fillicoli antrali superiori a 16-20 possono essere di grande aiuto nel predire una iperrisposta, alla stimolazione farmacologica.
Dott. Maurizio Cignitti