Grazie alla PMA, aumentano le persone che possono diventare genitori: in un anno, sono nati circa 14 mila bambini, sono state trattate oltre 78 mila coppie, con quasi 98 mila cicli, e il trend è in crescita. Sono i dati diffusi dalla Relazione al Parlamento sulla PMA 2019, relativa all’attività nel 2017. L’aumento è da attribuirsi all’incremento dei cicli effettuati con tecniche di crioconservazione e dei cicli effettuati con donazione di gameti.
I dati numerici delle coppie, dei cicli iniziati e dei nati per tutte le tecniche senza donazioni di gameti, è incrementato il ricorso alla fecondazione eterologa. Degli oltre 7.500 cicli effettuati con quest’ultima tecnica:
- il 21% sono con donazione di seme
- il 42% con quella di ovociti (freschi e congelati)
- il 37% con quella di embrioni, precedentemente formati da gameti donati e crioconservati.
Il quadro è quello di persone che si stanno aprendo alle nuove possibilità offerte dalla medicina, e che sanno cosa vogliono: diventare genitori e abbracciare il loro bambino.
I dati della Relazione al Parlamento sulla PMA 2019 dimostrano come, alle tecniche di PMA, accedono persone sempre più giovani, aumentata infatti la quota delle donne con meno di 35 anni e di quelle di età compresa tra i 35 e i 39 anni, mentre è diminuita di quasi un punto percentuale la quota di pazienti con età maggiore o uguale a 40 anni. Dati che possono suggerire che stanno facendo effetto le campagne di informazione sull’importanza di prendersi cura tempestivamente della propria fertilità. In ogni caso le donne italiane che si sottopongono a tecniche senza donazione di gameti a fresco hanno un’età media ancora superiore alle europee: 36,7 anni contro 34,7 anni.
Le coppie che accedono ai cicli di donazione sono più “grandi” (età femminile 42,4 anni per quella di ovociti, 35,6 per quella di seme) e questo sembra indicare, come ci si aspetterebbe, che questa tecnica sia scelta soprattutto per infertilità fisiologica, più che per patologie.
La sanità pubblica sembra riuscire a stare al passo con le nuove richieste: il maggior numero dei trattamenti di PMA viene effettuato nei centri pubblici e privati convenzionati. Infatti, sebbene il numero dei centri PMA privati sia superiore a quello dei pubblici (106 vs 67), nel privato si effettuano meno cicli di trattamento: il 35,3% dei centri è pubblico ed effettua il 37,4% dei cicli; l’8,9% è privato convenzionato ed effettua il 29,5% dei cicli; il 55,8% è privato ed effettua il 33,1% dei cicli.