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Pubblicata su Nature Genetics, una ricerca dimostra che fertilità e geni sono strettamente correlati. Ecco come!


Oggi, forse per la maggioranza delle coppie, è sempre più difficile diventare genitori. I fattori che influenzano la maternità sono davvero molti: dall’età più avanzata delle donne, ai condizionamenti sociali ed economici, e ora uno studio dimostra anche che c’è una stretta correlazione tra fertilità e geni.

Una metanalisi del progetto Sociogenome individua per la prima volta un legame tra fertilità e geni

La ricerca, pubblicata su Nature Genetics, ha coinvolto un nutrito gruppo d’importanti scienziati, tra cui esperti in materia di fertilità che hanno studiato 12 aree del genoma umano associate all’età in cui donne e uomini hanno il primo figlio e al numero complessivo di figli che avranno nell’arco della loro vita. Se decisioni personali e fattori sociali sono ancora al primo posto nel determinare l’avvio di una gravidanza, oggi appare però chiaro che anche fertilità e geni “pesano” un bel po’. Ma in che modo?

Dodici le varianti genetiche coinvolte nello spiegare sia l’età del primo figlio sia il numero di figli

La metanalisi, coordinata dal’équipe del progetto Sociogenome dell’Università di Oxford, ha preso in esame ben 62 dataset contenenti dati di donne e uomini provenienti da tutto il mondo. Gli studiosi, nel cercare i geni associati all’età del primo figlio e al numero totale dei figli hanno lavorato su dati riguardanti sia la genetica sia il comportamento riproduttivo. In pratica, sono state scoperte 12 varianti genetiche determinanti nello spiegare sia l’età del primo figlio sia il numero di figli, alcune delle quali sono implicate in meccanismi legati al comportamento riproduttivo, come per esempio, endometriosi o sindrome dell’ovaio policistico.

C’è una precisa relazione tra fertilità e geni con un influsso genetico tra il 15 e il 40 per cento

Rispetto al passato in cui ci si focalizzava molto sulle condizioni cliniche legate all’infertilità, gli scienziati hanno voluto concentrarsi sul comportamento riproduttivo valutandolo come qualcosa che dipende sia dalla biologia sia dalle decisioni personali.

Se le varianti genetiche identificate spiegherebbero meno dell’1 per cento dell’età del primo figlio e del numero di figli che si avranno nel corso della vita, questa piccola percentuale rappresenta comunque un dato importante perché identifica il ruolo genetico dell’1 per cento di quella variabilità. Si è capito che l’età al primo figlio e il numero dei figli si trasmettono ereditariamente: non si tratta, quindi, solo di un aspetto sociale, ma si stabilisce una precisa relazione tra fertilità e geni con un influsso genetico che si attesta intorno al 15-40 per cento. Ecco perché gli studiosi sono andati a cercare quali fossero i geni responsabili.

I geni responsabili di età del primo figlio e numero di figli sono gli stessi nell’uomo e nella donna

Ne è emerso un dato interessante: i geni che vanno a influenzare a quale età una donna avrà il primo figlio e quanti figli avrà sono gli stessi sia nella nella donna sia negli uomini. Per le donne, però, c’è da considerare in modo serio la variante età in relazione alla fertilità anche se ancora non si sa bene come mai alcune possano avere figli fino a un’età avanzata, mentre altre no.

In questo senso, dunque, studiare una relazione tra fertilità e geni potrebbe essere la chiave di volta per capire le ragioni di un’“età fertile” più prolungata in alcune donne.