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“PMA per tutte” è il nome dato alla nuova legge approvata recentemente dal Parlamento francese. Le novità più rilevanti sono due. Anzitutto, l’estensione della procreazione medicalmente assistita (PMA) a tutte le donne di età inferiore a 43 anni. In secondo luogo, la possibilità per i giovani con più di 18 anni di conoscere l’identità di chi ha donato lo sperma o gli ovociti. I costi saranno a carico del sistema sanitario francese. Rimane il divieto per la maternità surrogata.

L’approvazione

La norma in materia di bioetica è stata approvata dall’Assemblea Nazionale dopo due anni di accesi dibattiti, con 326 voti a favore, 115 contrari e 42 astenuti.

L’accesso alle tecniche di fecondazione assistita in Francia era riservato alle coppie eterosessuali con difficoltà di concepimento, anche solo conviventi. La nuova legge apre a tutte le donne, seppure con il limite dell’età massima a 43 anni e l’obbligo di un percorso clinico di approfondimento con numerosi colloqui. Inoltre, per quanto riguarda le coppie lesbiche, durante la gravidanza sarà necessaria una dichiarazione davanti al notaio, perchè entrambe vengano riconosciute mamme del nascituro.
La Francia e il resto d’Europa
La Francia si allinea dunque ad altri Paesi in Europa, dove si recavano le donne single o le coppie omosessuali, circa 2400 persone l’anno, secondo un’inchiesta pubblicata dal quotidiano cattolico Croix. Norme analoghe sono in vigore ad esempio in Spagna, Belgio, Malta e, fuori dall’UE, in Regno Unito, Islanda e Norvegia. Ricorrere alla PMA all’estero può risultare anche molto oneroso, mentre d’ora in poi i costi saranno a carico della sanità pubblica per tutte le donne francesi.
Conoscere l’identità dei donatori

La legge introduce anche un’altra novità per tutti i maggiorenni nati con le tecniche di PMA. Infatti, per loro sarà possibile ottenere informazioni sull’identità dei donatori di sperma o di ovociti. In ogni caso, non verrà comunque legalmente riconosciuto nessun legame di filiazione con il donatore.

I primi concepimenti

Le Autorità francesi stanno velocizzando il più possibile l’iter della legge, in modo che i primi concepimenti possano avvenire entro la fine del 2021.

Fonte: RaiNews.